Sala dei Giganti
Piazza Capitaniato
A cura di:
Regia: Pierantonio Rizzato. Selezione ed esecuzione della musica dal vivo: Valerio Nucera. Responsabile scientifico: Federico Donatiello. Con la collaborazione di: Viviana Nosilia, Fruzsina Sárkány, Francesco Scalora. Staff tecnico: Martina Cimino, Rebeca Filimon, Beatrice Rugi, Giulio Scremin, Micol Verganesi
A cura di: Regia: Pierantonio Rizzato. Selezione ed esecuzione della musica dal vivo: Valerio Nucera. Responsabile scientifico: Federico Donatiello. Con la collaborazione di: Viviana Nosilia, Fruzsina Sárkány, Francesco Scalora. Staff tecnico: Martina Cimino, Rebeca Filimon, Beatrice Rugi, Giulio Scremin, Micol Verganesi
Un viaggio nella violenza e nella ribellione, nella sconfitta bruciante e nell’invincibile desiderio umano di riscatto: Rebelles et vaincus [Ribelli e vinti] è tutto questo. Un’esperienza immersiva tra le più profonde e intime pulsioni umane, un mondo di soprusi millenari e di donne che rivendicano la loro libertà, di violenti conflitti con il potere e il divino.
Ideato come itinerario tematico tra testi poetici di autori cechi, croati, greci, polacchi, romeni, sloveni, ucraini e ungheresi (alcuni notissimi come Ritsos, Kavafis, Arghezi, Seifert, altri tutti da scoprire), recitati tutti in lingua originale, Rebelles et vaincus è un caleidoscopio di sonorità diverse che intende proporre la poesia come performance e viva esperienza sonora. Sul palcoscenico spettatrici e spettatori vengono coinvolti dalla musica dal vivo, percussiva ed espressionista, dalla gestualità dei corpi e dalle luci in una sorta di percorso iniziatico.
Dopo il debutto a Lione, diretti da Pierantonio Rizzato e accompagnati dal vivo al pianoforte da Valerio Nucera, le studentesse e gli studenti del dipartimento di Studi linguistici e letterari dell’Università degli studi di Padova presentano al pubblico padovano la loro creazione adattata agli spazi della suggestiva Sala dei Giganti. A chi partecipa viene distribuito un libretto con le traduzioni, ma raccomandiamo di gustare al meglio, nel buio della sala, il fascino sinistro dell’intrecciarsi di voci, suoni e parole di altri mondi sconosciuti.
Spettacolo non adatto a minori di 6 anni
Parole chiave: teatro, lingue europa centro orientale, poesie